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Villa dei Fiori, 50 giorni per trovare l’intesa Provincia Provincia e Regione 

Villa dei Fiori, 50 giorni per trovare l’intesa

Un rinvio al 22 marzo affinché il Comune di Nocera Inferiore e Villa dei Fiori si confrontino, e quindi fare in modo che il Consiglio comunale si pronunci. È questa, in sintesi, la decisione del TAR sulla richiesta della Casa di cura di annullare la richiesta di documentazione del Comune. Il sindaco Torquato l’ha commentata dicendo che “le argomentazioni dell’Ente hanno trovato ascolto dinanzi al Tar”. “Ha poi attaccato i lavoratori e i cittadini che si sono mobilitati al loro fianco parlando di “coreografiche manifestazioni, fiaccolate e discutibili comunicati stampa”- dicono i lavoratori-, ma anche politici, consiglieri comunali, senatori ed eurodeputati, che li hanno sostenuti, i quali, dichiara il sindaco, “poco conoscendo nel dettaglio la vicenda e la materia, si avventurano in valutazioni che non appartengono alla loro competenza”. La reazione del Comitato dei lavoratori è stata immediata. “Già ieri – aggiungono i lavoratori – abbiano dimostrato punto per punto tutte le falsità contenute nella memoria del Comune. Il sindaco ne aggiunge un’altra, perché il TAR non ha affatto accolto le istanze del Comune, tanto è vero che non ha respinto l’istanza di Villa dei Fiori. Anzi, il Giudice ora impone al Comune, dandogli cinquanta giorni, di fare quello che ha sempre rifiutato di fare: confrontarsi. Lo chiediamo da mesi, l’ultima volta il 2 dicembre, offrendo tutti i chiarimenti possibili e trovando sempre porte sbarrate. Ora devono ascoltarci e devono convocare il Consiglio comunale”. “Il merito della vicenda – proseguono – è incontrovertibile e comprovato, si tratta di valutare perché dopo sette anni siamo ancora qui a discuterne. Il termine concesso dal TAR, anche se il Sindaco vorrebbe fosse il contrario, è un termine che vede, nei fatti, accolte le richieste della Casa di cura e quelle di aiuto dei lavoratori, dei pazienti e delle loro famiglie: il Comune non può continuare a tenere in ostaggio le nostre vite”.

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